Perché SOPA

Noi sloveni viviamo nella cosiddetta cultura “bagnata”, dove il consumo di alcolici è presente quotidianamente, a prescindere dall’occasione. L’ubriacarsi rappresenta un comportamento generalmente accettato, almeno fino all’insorgere di evidenti e gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dell’individuo, come, ad esempio, incidenti stradali con esiti tragici, violenze domestiche e infortuni sul lavoro.

Al progetto partecipano oltre 600 esperti e rappresentanti di vari settori che sono a contatto giorno dopo giorno con le difficili situazioni dovute al consumo eccessivo di alcolici nella società slovena. Come membri della comunità, ci rendiamo conto che ognuno di noi può contribuire a ridurre il problema. Raggiungiamo infatti la massima efficacia quando tutti i membri della comunità agiscono in modo sistematico e integrale.

Nessuno beve alcolici per diventare dipendente e a nessuno capita ciò tutto a un tratto. Siamo consapevoli che, solitamente, ci si rende conto dei problemi che l’eccessivo consumo di alcolici comporta soltanto quando sono presenti in misura tale da influire negativamente sulla salute del singolo e sull’ambiente nel quale egli vive. La riduzione e l’abbandono del consumo di alcolici esigono da parte del singolo individuo un grande sforzo. Le ultime cruciali ricerche rivelano che non esiste un limite di sicurezza e che qualsiasi consumo di alcol comporta un determinato grado di rischio e di conseguenze negative per la salute e per il benessere dell’individuo e della comunità. Siamo consapevoli di questa responsabilità ed è per questa ragione che vogliamo condividere con Lei gli ultimi esiti delle ricerche scientifiche. Neanche il consumo di alcolici in piccole quantità rappresenta uno stile di vita salutare. Per questo motivo, tutti noi dobbiamo disporre delle informazioni necessarie di modo che, in determinate situazioni, ci aiutino a decidere sulla correttezza della decisione di assumere alcolici: quando desideriamo curare adeguatamente la nostra salute, quando desideriamo rilassarci oppure abbiamo difficoltà con la gestione dello stress e/o altri problemi oppure quando desideriamo semplicemente stare in compagnia.

Responsabile del progetto SOPA – Assieme per il Consumo Responsabile di Alcolici: dott. mag. Tadeja Hočevar

Al Ministero della Salute della RS sostiene il progetto

Il consumo nocivo di alcol rappresenta uno dei principali fattori di rischio prevenibili per quanto riguarda le malattie croniche, le lesioni, gli incidenti, le violenze, gli omicidi e i suicidi. Nel mondo il consumo di alcol viene annoverato tra i più importanti fattori di rischio che comportano malattie, capacità ridotte, invalidità e mortalità precoce. Il 40 % dei ragazzi intervistati in Slovenia (15 anni d’età) dichiara di aver consumato alcolici per la prima volta già prima di aver compiuto 13 anni, mentre la metà degli adolescenti dichiara di essersi ubriacato almeno due volte prima dei 17 anni. Non sorprende quindi che il 43 % degli sloveni adulti tra i 25 e i 64 anni d’età abbia un comportamento ad alto rischio. Purtroppo, in linea con ciò che sono le conseguenze per la salute e il benessere delle persone, così come è ingente il danno materiale. Le conseguenze del consumo nocivo di alcol costa alla sanità mediamente 153 milioni di euro all’anno.

L’estensione e le conseguenze del consumo di alcolici riscontrate in Europa e in Slovenia risultano essere suddivise in modo non uniforme tra le singole regioni, così come anche tra i vari strati socio-economici della popolazione. Gli abitanti della parte orientale della Slovenia presentano in rapporto a quelli delle regioni occidentali un rischio di mortalità precoce di 1,7 volte superiore per motivi direttamente riconducibili all’alcol. Le conseguenze del consumo rischioso e nocivo di alcolici sono più frequenti tra la popolazione meno istruita e quella che vive in condizioni socio-economiche peggiori.

La Slovenia non dispone di una strategia completa nella lotta al consumo eccessivo e pericoloso di alcolici. Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto che la Slovenia fa parte degli Stati non ancora sufficientemente attivi nel campo della pubblicizzazione, dei prezzi e dell’accessibilità in materia di alcolici. I provvedimenti in questi campi sono i più efficaci in rapporto al costo. Tra le misure più costose, ma maggiormente efficaci, rientrano i cosiddetti interventi eseguiti dai vari profili nella sanità e nella previdenza sociale. Questa rappresenta l’azione più indicata per i soggetti che non sono ancora dipendenti dall’alcol, ma bevono seguendo abitudini che comportano un rischio per la loro salute e il loro benessere, nonché, di conseguenza, per la salute e il benessere delle loro famiglie e dei loro cari.

Nell’ambito del Programma operativo per l’attuazione delle Politiche di coesione dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020, il Ministero della Sanità è riuscito ad assicurare al progetto SOPA ben 6 milioni di euro dai fondi europei. In questo modo, si sono collegati per la prima volta in Slovenia gli istituti sanitari e sociali con le organizzazioni non governative in un’ampia rete che presenterà la problematica del consumo eccessivo di alcolici sia individualmente, sia a livello di comunità.

Abbiamo invitato a collaborare al progetto tutti gli operatori della sanità, della polizia, della previdenza sociale e della sicurezza nel traffico, così come i rappresentanti degli uffici di collocamento e delle comunità locali. Infatti, il consumo nocivo di alcol non provoca solamente un peggioramento della salute e un danno materiale in caso di incidenti e di atti vandalici dovuti agli effetti dell’eccessivo alcol assunto, ma influisce negativamente anche sull’inclusione sociale, sulla disoccupazione, sul successo del singolo e sulla produttività della società nel suo insieme. Per seguire e indirizzare efficacemente il progetto presso il Ministero della Salute, abbiamo nominato il Comitato di Direzione, di cui fanno parte importanti esperti del settore.

Sono convinta che questo tipo di azione nell’ambito del progetto SOPA condurrà con successo all’introduzione di un accesso completo anche a livello nazionale. L’anno prossimo lo estenderemo anche agli altri campi della salute pubblica, in particolare nel campo del controllo delle malattie croniche non contagiose e di altri fattori di rischio.

La dott.ssa mag. Vesna Kerstin Petrič, dottoressa in medicina e responsabile del Settore per il miglioramento della salute e il controllo delle malattie e delle situazioni croniche non contagiose al Ministero della Salute della RS.